martedì 20 settembre 2016

Emmy 2016: Trionfo "Game of Thrones" Che Entra Nella Storia

Rispettando tutti i pronostici, "Game of Thrones" è, per il secondo anno consecutivo, la miglior serie drammatica del 2016. Stesso risultato per "Veep" nella categoria Comedy, mentre "The People vs O.J. Simpson - American Crime Story" vince tra le miniserie.


Questi i principali risultati della 68esima edizione degli Emmy Awards, gli Oscar televisivi assegnati la scorsa notte a Los Angeles, con Jimmy Kimmel mattatore della serata, anche se tralasciando la godibile introduzione e un paio di battute contro Donald Trump, niente di memorabile nella sua conduzione.
La vera notizia è che "Il Trono di Spade" entra nell'Olimpo delle serie tv in quanto, con le vittorie di questa edizione (12, per la precisione, tra cui Regia e Sceneggiatura), estende il suo bottino a 38 premi totali, battendo "Frasier" e le sue 37 statuette e divendendo lo show più premiato della storia della TV americana.
Un plebiscito accresciutosi esponenzialmente nel corso delle stagioni, fino ad arrivare alla sesta, magnifica e sensazionale, che non poteva non essere riconosciuta. 
Un peccato per le categorie attoriali, ma inevitabilmente i cinque interpreti nominati hanno diviso i voti in favore della titanica Maggie Smith tra le attrici non protagoniste (per lei il terzo Emmy per la Contessa Violet di "Downton Abbey", potremmo mai essere in disaccordo?) e, a sopresa, di Ben Mendelsohn per "Bloodline" tra i non protagonisti.
Altro premio inaspettato (probabilmente nemmeno lei ci avrebbe scommesso) quello per la Miglior Attrice Protagonista in una serie drammatica, vale a dire quella Tatiana Maslany di "Orphan Black" che interpreta circa sei personaggi diversi e che da tempo la critica ne reclamava un riconoscimento. Delusione personale per Robin Wright, sensazionale in "House of Cards" quest'anno e che ancora attende un premio per la sua interpretazione della First Lady Claire Underwood. Identico discorso, incredibile a dirsi, per Kevin Spacey e il suo crudele Presidente Frank, che tuttavia ha perso contro la mia scelta preferita della serata: Rami Malek, Miglior Attore in una serie drammatica, semplicemente gigantesco (e non certo di statura!) in "Mr. Robot". Ben fatto Academy!



Grandi soddisfazioni anche per Ryan Murphy e la sua creatura antologica "The People vs O.J. Simpson - American Crime Story": 9 statuette in saccoccia, di cui tre solo per il cast che ha spazzato via la concorrenza. La superlativa Sarah Paulson vince il primo Emmy della sua carriera (era ora!) grazie al rischiosissimo personaggio di Marcia Clarke, che era anche la sua accompagnatrice per la serata e a cui ha dedicato il discorso di ringraziamento più commovente e d'impatto di tutta la cerimonia. 
Courtney B. Vance batte Cuba Gooding Jr. grazie al ruolo dell'avvocato Johnnie Cochran mentre, accolto da una standing ovation, Sterling K. Brown, sconosciuto ai più fino a poco tempo fa e visibilmente scioccato, riceve il premio come Miglior Attore non protagonista in una miniserie, per il ruolo del braccio destro di Marcia Clarke, Christopher Darden, uno dei migliori personaggi dello show.

In ambito Comedy, poche sorprese e premi sostanzialmente fotocopia dello scorso anno: "Veep" vince come miglior serie e la sua protagonista Julia Louis-Dreyfus, a cui tra poco erigeranno una statua tanto piace agli addetti ai lavori, è per il quinto (sic!) anno di fila la migliore attrice comica. Evidentemente ci vuole una concorrenza più agguerrita.
Il bravissimo Jeffrey Tambor è il migliore protagonista per "Transparent" (che vince anche nella categoria miglior regia), nei panni della transgender Maura Pfefferman, e anche lui regala un sentito ed emozionante acceptance speech, stavolta a favore della comunità trans, sollecitando i vari produttori e direttori di casting a dare più chance agli attori e alle attrici transessuali, in quanto "non sarei così scontento se fossi l'ultimo attore cisgender a interpretare il ruolo di una donna transgender". Applausi.
Menzione d'onore per la stilosissima Taraji "Cookie Lyon" P. Henson, che si è presentata sul red carpet e successivamente sul palco con due outfit e look differenti. Chapeu!





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