venerdì 24 febbraio 2017

Oscar 2017: I Pronostici


Ci siamo! Soltanto pochi giorni ci separano dalla Notte più importante per il Cinema, l'evento più seguito, chiacchierato e criticato sui media, sui social e alla macchinetta del caffè la mattina dopo.
Per chi, come me, seguirà la lunga maratona dalle 2 a.m. (ora italiana) fino alle 6 circa, di caffè dovrà farne una bella scorta. 
Domenica 26 Febbraio, dal Dolby Theatre di Los Angeles, presentata da Jimmy Kimmel per la prima volta, l'89° edizione degli Academy Awards svelerà finalmente i suoi vincitori. 
Sarà record oppure bruciante delusione per "La La Land"? Si privilegerà invece il voto "politico" per "Moonlight" al fine di sancire definitivamente la tanto decantata eguaglianza e cancellare l'infamante ricordo dell'hashtag "#oscarsowhite", anche alla luce della presidenza Trump?
Bando alle ciance, di seguito come sempre i miei pronostici - chi (credo) vincerà e chi vorrei vincesse - per ogni categoria.

CATEGORIE ARTISTICHE

MIGLIOR FILM


Vincerà: "La La Land".
Vorrei che vincesse: "La La Land". 
Nove film in lizza che, quest'anno in modo particolare, rappresentano un vasto spettro di generi cinematografici: western moderno, fantascienza, film bellico, biopic, adattamento teatrale, dramma, denuncia sociale indipendente e, ovviamente, musical. 
Il film di Damien Chazelle è stato il competitor più forte fin dalla sua presentazione al Festival di Venezia lo scorso settembre, campione di incassi (per un musical) e vincitore dei premi collaterali più importanti durante la stagione (Critics' Choice, Golden Globes, BAFTA, PGA e DGA). 
Nessuno come "La La Land" merita la statuetta dorata, grazie alla sua irresistibile miscela di ritmo, romanticismo, citazioni e cura del dettaglio. L'unica altra pellicola che potrebbe insidiarlo (attenzione all'effetto "Crash" del 2006) è "Moonlight", il prediletto dalla critica americana. I giochi sono ancora aperti.

MIGLIOR REGISTA


Vincerà: Damien Chazelle per "La La Land".
Vorrei che vincesse: Damien Chazelle per "La La Land".
Non solo per la giovane età (se vincesse, sarebbe il regista più giovane ad aggiudicarsi l'Oscar), per il puro talento dimostrato già due anni fa con "Whiplash" o per la sua vasta cultura cinematografica: Chazelle trasporta letteralmente lo spettatore all'interno del suo mondo colorato, intrattenendoci con i suoi omaggi a Donen e Minnelli e con le sue coreografie tra le auto in coda, facendoci sognare quando Mia arriva al cinema e Sebastian la vede tramite un fascio di luce che le illumina il viso, e disperare quando la loro storia non finisce nel classico happy ending
Utilizzando il "vecchio" formato Cinemascope in voga negli anni '50, il regista cattura una Los Angeles frizzante ma anche terribilmente fatua ("dove tutto viene venerato ma allo stesso tempo a niente viene dato valore" dalle parole di Sebastian/Gosling), contamina e modernizza un genere cinematografico morente senza destituirlo della sua gloria, e ci regala due personaggi genuini e onesti. Il suo lavoro è stato senza dubbio un tour de force degno dei grandi maestri dell'epoca d'oro hollywoodiana: vittoria già assicurata, Berry Jenkins permettendo e, molto distanziato ma sicuramente altrettanto meritevole, Denis Villeneuve che confeziona lo sci-fi più affascinante degli ultimi anni.

MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA


Vincerà: Denzel Washington per "Fences".
Vorrei che vincesse: Casey Affleck per "Manchester by the Sea" o Viggo Mortensen per "Captain Fantastic".
La corsa all'Oscar per Casey Affleck sembrava già spianata, avendo vinto numerosi premi tra cui un Golden Globe e un Critic Choice Award per il ruolo di Lee in "Manchester by the Sea". Poi il riemergere delle accuse di molestie sessuali per un fatto avvenuto anni fa e Denzel Washington che gli soffia l'ambito Screen Actor Guild Award (un forte indicatore per i vincitori della statuetta) hanno fatto vacillare la sua vittoria. 
Washington è oggettivamente sbalorditivo in "Fences" e Andrew Garfield si rivela la cosa migliore di "Hacksaw Ridge", ma in questa categoria vedrei bene vincitore proprio il minore (e più talentuoso) degli Affleck oppure l'outsider Viggo Mortensen per il meraviglioso ruolo del padre in "Captain Fantastic". Rimane fuori dai giochi (forse) Ryan Gosling che, malgrado l'indubbia bravura sfoderata come pianista, ballerino e cantante, viene messo in ombra dalla sua compagna di set.

MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA


Vincerà: Emma Stone per "La La Land".
Vorrei che vincesse: Emma Stone per "La La Land".
Coppa Volpi a Venezia, Golden Globe, SAG Award, BAFTA. Va bene che gli Oscar non amano le statistiche e puntare sul cavallo che ha ottenuto più onorificenze a volte è ingannevole, ma se gli ultimi anni ci hanno insegnato qualcosa e, soprattutto, conoscendo l'amore dell'Academy per le attrici che si cimentano nel canto (esemplare il caso di Anne Hathaway solo per guardare agli anni recenti), possiamo affermare che Emma Stone stavolta non dovrà accontentarsi di un Oscar fatto di Lego
E' lei l'anima pulsante di "La La Land" e la sua performance in "Audition (The Fools Who Dream)", verso la fine del film, vale da sola il premio. Detto questo, l'eccellente concorrenza di Isabelle Huppert e Natalie Portman (le uniche vere "contendenti" forti) ci rallegra del fatto che il 2016 è stato un anno formidabile per le performance attoriali prettamente femminili.

MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA


Vincerà: Mahershala Ali per "Moonlight".
Vorrei che vincesse: Michael Shannon per "Nocturnal Animals".
Non fraintendetemi: la bravura di Mahershala Ali in "Moonlight" non si discute, ed è probabilmente una delle cose migliori del film (da me non particolarmente amato), una presenza che resta forte anche dopo la sua scomparsa, ma l'aggettivo Supporting trova davvero un senso nel ruolo magnetico e crepuscolare di Shannon nel film di Tom Ford, ingiustamente sottovalutato e ignorato nelle categorie "pesanti". Questo sarebbe un bel risarcimento. 
Per Jeff Bridges, Dev Patel e il sorprendente Lucas Hedges, la candidatura è già di per sé una vittoria.

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA


Vincerà: Viola Davis per "Fences".
Vorrei che vincesse: Viola Davis per "Fences".
Questo è senza dubbio il premio più scontato della serata. Personalmente avrei già dato un Oscar alla Davis per "The Help" nel 2012, ma all'epoca lo scontro con la mastodontica Meryl Streep alias Margaret Thatcher fu fatale. 
Stavolta la concorrenza non è particolarmente agguerrita: Octavia Spencer e Nicole Kidman (che hanno già un Oscar sul caminetto) sono soddisfatte per la nomination, l'ottima Michelle Williams è fin troppo fugace in "Manchester by the Sea" e Naomie Harris, comunque brava ed efficace in "Moonlight", non è da premio.
Viola Davis, dal canto suo, è gigantesca nel ruolo che aveva portato anche a teatro (e che le aveva regalato un Tony Award): impossibile non premiarla. 

MIGLIOR SCENEGGIATURA ADATTATA
Vincerà: Barry Jenkins; Tarell Alvin McCraney per "Moonlight".
Vorrei che vincesse: Eric Haisserer per "Arrival".
Le sceneggiature tratte da opere (libri o pièce teatrali) già esistenti sono particolarmente ricche e coinvolgenti quest'anno. Unica categoria in cui non compete contro "La La Land" (nominato tra gli script originali), "Moonlight" ha qui la vittoria in tasca (ricordiamo anche la vittoria ai Writers Guild Award della settimana scorsa, dove curiosamente competeva come miglior sceneggiatura originale e ha battuto proprio il musical di Chazelle). Premiare l'opera di Haisserer per "Arrival" sarebbe un bella sorpresa, considerato che il film di Villeneuve ha nella narrazione post-moderna e filosofica il suo punto di forza (e non dimentichiamoci quell'inaspettato colpo di scena finale).

MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE
Vincerà: Damien Chazelle per "La La Land".
Vorrei che vincesseEfthymis Filippou, Yorgos Lanthimos per "The Lobster".
A colpo d'occhio, lo script di "La La Land" non è la cosa più sorprendente del film, la trama intrinsecamente non inventa niente di nuovo; per meglio dire, abbiamo già familiarità con le vicende dei due protagonisti. D'altro canto la grandezza di una sceneggiatura molte volte non si misura da ciò che racconta ma dal modo in cui la racconta e, spesso, dai mondi conosciuti che rimescola e ridisegna. E qui gli spunti di riflessione sono molteplici.
Tuttavia, per il coraggio e l'originalità (di idee) premierei il grottesco e distopico universo di "The Lobster", arrivato in USA solo nel 2016 e portabandiera di quel mondo indipendente e audace che tanto bene fa al Cinema contemporaneo.

MIGLIOR FILM D'ANIMAZIONE
Vincerà: "Zootropolis".
Vorrei che vincesse: "Zootropolis".
Continua l'egemonia Disney, presente quest'anno con ben due opere (l'altra è "Oceania (Moana)"). Attenzione però al gioiellino controcorrente "Kubo e la spada magica".

MIGLIOR FILM STRANIERO
Vincerà: "Toni Erdmann" (Germania).
Vorrei che vincesse: su questa categoria mi astengo, in quanto non ho visto nessuna delle opere nominate.

CATEGORIE TECNICHE

MIGLIOR FOTOGRAFIA
Vincerà: Linus Sandgren per "La La Land".
Vorrei che vincesse: Linus Sandgren per "La La Land".

MIGLIOR MONTAGGIO
Vincerà: Tom Cross per "La La Land".
Vorrei che vincesse: Tom Cross per "La La Land".

MIGLIOR PRODUZIONE ARTISTICA
VinceràDavid Wasco; Sandy Reynolds-Wasco per "La La Land".
Vorrei che vincesseDavid Wasco; Sandy Reynolds-Wasco per "La La Land".

MIGLIORI COSTUMI
Vincerà: Madeline Fontaine per "Jackie".
Vorrei che vincesseMadeline Fontaine per "Jackie".

MIGLIOR COLONNA SONORA
Vincerà: Justin Hurwitz per "La La Land".
Vorrei che vincesse: Justin Hurwitz per "La La Land".

MIGLIOR CANZONE
Vincerà: "City of Stars" tratta da "La La Land".
Vorrei che vincesse: "Audition (The Fools Who Dream)" tratta da "La La Land".

MIGLIOR TRUCCO E PARRUCCO
Vincerà: "Star Trek Beyond".
Vorrei che vincesse: "Suicide Squad".

MIGLIOR MONTAGGIO SONORO
Vincerà: "Hacksaw Ridge".
Vorrei che vincesse: "Arrival".

MIGLIOR MIXAGGIO SONORO
Vincerà: "La La Land".
Vorrei che vincesse: "La La Land".

MIGLIORI EFFETTI VISIVI
Vincerà: "The Jungle Book".
Vorrei che vincesse: "The Jungle Book".

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