martedì 15 marzo 2016

Ma Nuove Idee Mai?

La tendenza va avanti da anni, ma ancora non sono riuscito a digerirla del tutto: a Hollywood le idee latitano (ma va?) e ci si rivolge a formule collaudate per assicurarsi - ma siamo proprio sicuri? - incassi certi al botteghino, oppure per sopperire allo sforzo di dover inventare di sana pianta una trama minimamente originale.

Quest'anno abbiamo già assistito al rifacimento di "Point Break" (sonoro flop), è in prossima uscita il remake di "Ghostbusters" in salsa femminile (che una certa curiosità la ispira, fosse altro per il nuovo receptionist), nelle sale americane a luglio, e pare sia in cantiere il remake/sequel/reboot di "Mary Poppins" (aiuto!) con Emily Blunt nei panni della bambinaia volante.

Oggi nel frattempo sono state pubblicate le prime foto del nuovo "Ben-Hur", il remake del glorioso peplum del 1959 diretto da William Wyler, che vinse 11 Premi Oscar, tra cui Miglior Film, Regia e Attore Protagonista a Charlton Heston; della serie, niente ci intimorisce!


Fonte: USA Today

Fonte: USA Today
Tralasciando l'utilità intrinseca del progetto (così come di "Exodus: Dei e Re" di Ridley Scott che andava a scomodare nientepopodimeno che "I Dieci Comandamenti" di Cecil B. DeMille), queste rischiose operazioni rischiano di tramutare classici intramontabili del cinema in blockbuster usa-e-getta steroidati di effetti speciali per far leva sulle nuove generazioni (in quanto le vecchie si sentiranno oltraggiate e se ne terranno bene a distanza), incapaci di replicare il successo e la portata storica degli originali. Staremo a vedere.

Altra notizia sul fronte remake/sequel: è di poco fa l'annuncio che il temutissimo "Indiana Jones 5" si farà! A confermarlo Steven Spielberg in persona, che tornerà a dirigere Harrison Ford nei panni del celebre archeologo esattamente nel 2019, quindi a 38 anni dal primo capitolo "I predatori dell'Arca perduta".
Facendo un rapido calcolo, all'epoca Ford aveva 39 anni, nel nuovo film ne avrà 77 e, mentre in rete il sarcasmo si spreca, perché evidentemente siamo ai limiti del ridicolo (gli unici reperti che potrà portare alla luce sono i contributi della pensione) vorrei riflettere sul motivo per il quale è accettabile un Indiana Jones di quasi 80 anni, ma ai grandi produttori hollywoodiani non sfiora nemmeno l'idea di propinarci, nell'esatta controparte femminile, un'archeologa avventuriera di "appena" 42 anni (vedi nuovo film di "Tomb Raider" con l'astro in ascesa Daisy Ridley, che sostituisce la Jolie).

Non sarà che per l'androcentrica fabbrica dei sogni la geriatria sia accettabile solo se maschile?





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