Quella che sarà per sempre ricordata come la gaffe più imbarazzante della storia degli Academy Awards (per cui è già stata aperta un'inchiesta), vale a dire Warren Beatty che suo malgrado annuncia erroneamente il premio come Miglior Film a "La La Land" anziché a "Moonlight", ha monopolizzato ovviamente l'attenzione del mondo intero su una cerimonia che, durante la diretta di quasi 4 ore, ha comunque regalato momenti emozionanti e di grande spettacolo.
La conduzione di Jimmy Kimmel è stata fluida e divertente, con un grande monologo di apertura caratterizzato dalle - prevedibili - battute su Trump (nemmeno troppe alla fine), su Matt Damon e sul destino dei conduttori degli Oscar. Una freschezza che non trovavamo forse dai tempi di Ellen DeGeneres, soprattutto nel momento della cascata di dolciumi (nel 2014 la conduttrice fece consegnare la pizza direttamente in teatro, per la gioia degli astanti) e quando un gruppetto di turisti si ritrova "incredulo" dentro al Dolby Theatre dove partono selfie e abbracci con Denzel Washington e Meryl Streep.
Per il sottoscritto, poco prima della "caduta della mascella" per la statuetta sbagliata, i seguenti sono stati i momenti migliori di un'edizione tutto sommato ecumenica nei premi (6 Oscar a "La La Land", tra cui Miglior Regia al 32enne Chazelle che diventa il più giovane regista mai premiato; 3 a "Moonlight", incluso, appunto, Miglior Film; 2 ciascuno a "Manchester by the Sea" e "Hacksaw Ridge"), schierata politicamente ma non quanto ci saremmo aspettati (a eccezione del messaggio del regista iraniano Farhadi e della stoccata al muro col Messico di Gael Garcia Bernal) e in generale più sottotono del solito.